Chi siamo

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Lunanuova nasce nel 1986 come associazione affiliata all'ARCI con il fine statutario di divulgare la cultura alimentare vegetariana e nell'obiettivo di cogliere le istanze che, in quel momento storico, timidamente iniziavano ad emergere nella direzione di un rapporto più in armonia con l'ambiente e più rispettoso delle altre specie viventi.


Non si parlava ancora di cambiamenti climatici come emergenza planetaria, ma in quell'anno gran parte dell'Europa e del Pianeta venivano coinvolti nel drammatico incidente nucleare di Chernobyl mettendo in luce la fragilità e gli enormi rischi di quel modello di sviluppo economico che purtroppo, ancora ai nostri giorni, rimane tale e che rischia di portare l'umanità verso scenari catastrofici irreversibili.
Quell'avvenimento sconvolse, oltre le nostre coscienze, anche le abitudini alimentari di centinaia di milioni di persone che dovettero per un lungo periodo astenersi dal consumare svariati prodotti alimentari perché contaminati da un eccessivo tasso di radioattività. Allo stesso tempo diede maggior vigore ai movimenti e alle sensibilità ambientaliste che già da almeno un decennio facevano richiesta di pratiche eco-sostenibili nell'agricoltura come pure nelle altre attività produttive.


E' in quello scenario che Lunanuova focalizza l'azione del suo agire sociale, individuando come  fine statutario l'obiettivo di divulgare una cultura alimentare vegetariana fondata sull'uso di prodotti provenienti dall'agricoltura biologica. E da subito fa parte del "Coordinamento Veneto Terranuova", organismo assimilabile ai giorni nostri agli enti di controllo e di certificazione dei prodotti biologici in commercio. Allora tale organismo operava già da circa un decennio, diffondendo le conoscenze e i risultati di un'agricoltura pulita e ad esso aderivano quelli che oggi possiamo definire, a tutti gli effetti, i pionieri del biologico e che erano cooperative agricole, circoli, gruppi d'acquisto, associazioni, singoli produttori, distributori o semplici consumatori di prodotti biologici e naturali.

Lunanuova avvia collateralmente alle iniziative prettamente culturali, come incontri e conferenze sulle tematiche del cibo, anche un servizio di mensa bio-vegetariana per i propri associati che riscuote un discreto successo, accentuato in seguito dall'organizazzione di eventi musicali che fanno della sede storica di via Barbarigo in centro a Padova un punto di riferimento per gli allora emergenti musicisti jazz del panorama locale. Ma si fa promotrice pure di rappresentazione teatrali e incontri di poesia, mostre di pittura e fotografia, impegno nei movimenti pacifisti con l'adesione di alcuni animatori di Lunanuova alle iniziative di dissuasione alla guerra nell'allora martoriata Jugoslavia in fiamme. E ancora iniziative per favorire l'integrazione, la multiculturalità e il rispetto delle diversità tra i popoli con il " Viaggio intorno al cibo",  cicli di serate etniche date in gestione direttamente alle varie Comunità straniere che proponevano cucina e musica dei loro paesi.


Poi arriva il nuovo millennio, le tendenze mutano come pure lo scenario sociale e politico. Allo stesso tempo i costi di gestione si fanno oberanti e Lunanuova deve fare i conti con l'economia complessiva della situazione contingente, non particolarmente rosea, e decide di concentrare gli sforzi sull'obiettivo originario, impegnandosi a proporre ed organizzare corsi di cucina vegetariana, che riscuotono subito enorme gradimento ed interesse tra gli associati, e allo stesso tempo,  mirando a rendere più efficiente il servizio mensa con un'offerta più ampia e curata. Lunanuova diventa così uno dei pochi e veri punti di riferimento per il vegetarianesimo in Veneto. La platea degli estimatori della nostra cucina si allarga progressivamente anche a chi è di non stretta osservanza vegetariana, tanto da costringerci a prendere la decisione di superare la dimensione limitante del Circolo e diventare un pubblico esercizio fruibile quindi da tutti e non solo dagli associati.


A settembre del 2011 lLunanuova lascia, suo malgrado, la sede storica non avendo essa i requisiti igienico-sanitari previsti dalle normative vigenti per i pubblici esercizi e si trasferisce in via Pontevigodarzere 46.
E' da questa nuova sede che i gestori della "nuova" Lunanuova,  con rinnovato vigore ed entusiasmo e le aspirazioni e ideali di sempre, hanno intrapreso il nuovo corso, consapevoli che all'origine dei grandi cambiamenti c'è sempre il "piccolo" del nostro agire quotidiano.